Mentre si attraversano anniversari politicamente caldi, tra il quarantennale del 1977 e i prossimi cinquant’anni del 1968, ecco che in città si può incontrare un libro che è, a suo modo, un’affascinante macchina del tempo. Si tratta di «1965-1985. Venti anni di Controcultura», imponente volume che raccoglie, in oltre novecento pagine, le avventure, le idee e le produzioni di tanti movimenti di contestazione italiani.
L’opera viene presentata stasera alle ore 19.30 alla LibrOsteria (via Cesariano 7) dall’editore e curatore Ignazio Maria Gallino insieme a Matteo Guarnaccia, Franco Schirone, Italo Bertolasi e Alessandro Bertante ed è l’occasione anche per una riflessione storica. La «controcultura» non è stata quella dei gruppi più politicizzati, scrive Gallino nell’introduzione, ma era contro il sistema in maniera gioiosa e arrabbiata, realmente alternativa, dai primi capelloni ai punk», tanto che in seguito è stata rimossa.